Dal Barolo & Barbaresco World Opening di New York al prestigioso Wine Paris della capitale francese, passando per ProWien e Vinitaly: i vini Massimo Rattalino nei principali eventi internazionali dedicati al settore vinicolo e alle sue eccellenze.
Febbraio dà il via a un periodo particolare per i produttori di vino. Con i vigneti a riposo e i vini quasi pronti per il commercio, c’è tempo per partire verso le grandi fiere.
Questo mese è iniziato a New York, per la prima edizione del Barolo & Barbaresco World Opening, una nuova occasione per affrontare uno dei luoghi – nonostante tutto – dove i vini italiani trovano più riscontro.
Poi siamo volati a Parigi per presentare i nostri barolo e barbaresco ad un pubblico notoriamente intenditore e informato. Altri viaggi sono già in programma, sempre col medesimo spirito: valorizzare la tradizione italiana del vino e i suoi prodotti di punta attraverso il frutto di un lungo lavoro fatto di passione, dedizione e perfezionamento continuo.
Al BBWO di New York City in compagnia di ospiti d’eccezione
Quello americano è oggi un mercato molto particolare per i vini italiani. Gli USA rappresentano il principale Paese per l’export delle nostre etichette italiane, con un pubblico sempre più alfabetizzato sull’argomento e a caccia di sapori autentici.
Anche per questo motivo ha fatto molto scalpore la recente proposta del Presidente Donald Trump relativa alla possibile applicazione di nuovi dazi sui prodotti di importazione, con particolare riguardo proprio rispetto ai vini italiani. Ma sembra che, per ora, l’iniziale allarme sia rientrato.
Senza timori e convinti che nonostante qualunque azione politica, i prodotti italiani – dei quali Barbaresco e Barolo sono portabandiera indiscussi – occuperanno sempre un posto molto importante nel mercato statunitense. Ecco perché abbiamo aderito senza ripensamenti alla proposta del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani che ha organizzato la prima edizione di questo evento nel cuore della Grande Mela, ribadendo l’importanza di tutelare un rapporto inscindibile: quello tra i vini italiani e il mercato degli Stati Uniti.
Due giorni di degustazioni, focus di approfondimento e momenti di autentica convivialità, alla presenza di centinaia di operatori del settore, giornalisti e professionisti internazionali del vino, insieme a ospiti d’eccezione: i cantanti del celebre gruppo musicale Il Volo, molto quotati oltreoceano, e lo chef stellato Massimo Bottura.
Ma il vero ambasciatore della trasferta è stato lui, il nostro Barbaresco 82 Currà DOCG, un vino complesso e di grande armonia, invecchiato per 24 mesi in botti di rovere da 20 ettolitri, 6 mesi in acciaio e ulteriori 6/8 mesi in bottiglia. Con i suoi sentori avvolgenti e le sue note di erbe e spezie, l’82 Currà ha conquistato il pubblico americano, ribadendo ancora una volta l’eccellenza dei vini italiani e del Piemonte quale emblema di qualità riconosciuta nel mondo.
Wine Paris 2020: il Barbaresco Massimo Rattalino nell’Europa dei vini
“Paris est toujours une bonne idée” (“Parigi è sempre una buona idea”). Così è intitolato un famosissimo libro dello scrittore tedesco Nicolas Barreau ambientato nella Capitale francese. Ed è proprio così, soprattutto per il Wine Paris.
L’evento, sebbene sia solo alla sua seconda edizione, è già uno degli appuntamenti annuali per produttori, importatori e trader del vino di tutta Europa. D’altro canto è il risultato della fusione di due eventi che già vantavano uno storico importantissimo: Vinisud e VinoVision Paris.
Con uno stand nel padiglione italiano, accompagnati dal Barbaresco 82 Currà, inseparabile compagno di viaggio, e tutta la produzione di Massimo Rattalino, il Piemonte ha fatto bella mostra di sé.
La scoperta del Barbaresco per i francesi è sempre una piccola, grande rivelazione. Com’è noto, l’eccellenza dei vini francesi, riconosciuta in tutto il mondo, ha nel tempo condizionato il mercato locale, ostacolando l’ingresso di alcuni prodotti d’importazione visti come competitor. Nonostante ciò l’edizione 2020 del Wine Paris è stata un’opportunità che ha confermato le premesse: l’interesse dei francesi per il vino italiano è sempre più spontaneo e reale.
ProWein e Vinitaly: valigie pronte!
Due appuntamenti davvero immancabili per qualunque produttore ci aspettano nelle prossime settimane e il desiderio di partire è pari solo a quello di raccontare il prestigio della produzione piemontese attraverso il nostro lavoro.
Il prossimo marzo al ProWein a Dusserdolf (Ci trovi nella Hall 15 Stand B22), un presidio imperdibile per il vino italiano e i suoi rappresentanti, che nel 2019 ha registrato la partecipazione record di quasi 7.000 produttori e oltre 60.000 visitatori provenienti da 142 Paesi.
Infine, l’immancabile appuntamento “a casa” per il Vinitaly 2020 (saremo nel pad. 10-Piemonte, Stand Q3) vetrina internazionale giunta quest’anno alla 54esima edizione. Un’occasione non solo per promuovere il vino italiano alla presenza di un pubblico di export manager e professionisti del settore, ma anche per tastare il polso del più importante settore lavorativo italiano, alla ricerca di strategie condivise per continuare a farlo crescere insieme.
Vieni a trovarci durante i prossimi appuntamenti: ti aspettiamo per brindare insieme!