Il cambiamento climatico è un fenomeno globale che sta alterando il clima terrestre, legato principalmente all’emissione di gas serra nell’atmosfera. Questi gas intrappolano il calore nell’atmosfera causando un aumento della temperatura media del pianeta.
Tra i settori colpiti dal cambiamento climatico c’è anche l’agricoltura, e in particolare l’industria vinicola. La produzione vitivinicola ha fatto da traino durante il superamento del tragico tempo de “La malora”, dall’opera dello scrittore Beppe Fenoglio. In questo modo ha permesso ai territori delle Langhe di divenire patrimonio UNESCO nel 2014. La stessa produzione ora rischia di entrare in sofferenza a causa degli effetti della crisi climatica.
Il nebbiolo non è estraneo alle conseguenze del cambiamento climatico. Queste possono infatti avere un impatto significativo sulla sua coltivazione e sulla produzione di vino.
Temperature più elevate possono alterare il momento della fioritura e della maturazione dell’uva. Il nebbiolo è noto per richiedere una lunga stagione di crescita ma, con temperature più calde, la maturazione può accelerarsi. Il rischio è di produrre vini con caratteristiche diverse rispetto a quelli a cui siamo abituati.
I cambiamenti nei profili di gusto possono rilevarsi nei livelli di tannini, aromi e struttura del vino.
Con l’aumento delle temperature, inoltre, potrebbero aumentare le minacce di malattie delle piante e parassiti che possono danneggiare le viti di nebbiolo. Potrebbe perciò divenire necessario cercare nuovi terreni vitati più adatti alle nuove condizioni climatiche.
Per affrontare le sfide del cambiamento climatico i produttori stanno adottando misure di adattamento. Ciò include l’adozione di pratiche agricole sostenibili, l’utilizzo di tecniche di coltivazione e irrigazione più efficienti, la selezione di cloni di nebbiolo più adattabili alle nuove condizioni e l’implementazione di strategie per gestire gli effetti negativi del cambiamento climatico.
Possiamo infatti affermare che, se è vero che il cambiamento climatico porta con sé nuove e inesplorate problematiche, è altrettanto corretto evidenziare come le ultime annate dei vigneti nella zona delle Langhe e del Roero siano state molto positive. La sapiente manodopera e la costante attenzione alle uve hanno saputo contrastare gli effetti del nuovo clima ed adattarsi ad esso, riuscendo a mantenere sempre elevata la qualità e la reputazione dei nostri vini.